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L’ebook e i suoi fratelli

Published on: 16 giugno 2011
Il 9 e il 10 giugno si è tenuta, al Centro Congressi del Palazzo delle Stelline, la quarta edizione di Editech, la conferenza internazionale su editoria, innovazione e tecnologie promossa dall’AIE (Associazione Italiana Editori)
Pare coincidenza fortuita che proprio in un luogo simbolicamente legato all’accoglienza, là dove sorgeva il vecchio Monastero delle Benedettine di S. Maria della Stella, poi convertito in orfanotrofio femminile nella Milano del seicento, e dove le finalità assistenziali hanno lasciato il posto, negli ultimi decenni, alle più proficue finalità congressuali e culturali, sia stato accolto il futuro dell’editoria, per mezzo di un incontro che ne ha tracciato contorni e possibili sviluppi. Se si assume un’ottica speculare i cinque secoli di storia del Palazzo delle Stelline si sono in un certo senso rispecchiati, nelle riflessioni svolte durante la quarta edizione di Editech, in quelli che devono ancora avvenire, in un futuro dove il concetto di libro sarà attraversato da progressive scosse telluriche, il cui epicentro ha già un nome: ebook. Come si legge nella breve guida alla lettura digitale realizzata da “Liberitutti” (joint venture nata nel 2010 dall’accordo fra E-motion e Simplicissimus Book Farm) per l’occasione, l’ebook assomiglia a quello che era il cinema dei primordi, ovvero la trascrizione su pellicola di uno spettacolo scritto per essere rappresentato tra le quinte di un teatro. L’ebook ora si limita a imitare il libro, ma, come per il cinema, se ne distanzierà probabilmente molto presto, assumendo forme non facili da prevedere. Si prenda ad esempio, uno fra i tanti, il caso dello scrittore polacco Piotr Kowalczyk che, con lo pseudonimo Nick Name, scrive testi concepiti esclusivamente per smartphone ed e-reader, utilizzando le strutture sintattiche degli sms. Oppure le “polistorie” pubblicate dalla casa editrice italiana Quarta di Copertina, che realizza esclusivamente e-book: “Se il romanzo è un liquido scuro tenuto bene in una bottiglia che gli dà forma, la polistoria è la bottiglia che cade e sparge il liquido in un labirinto di trame, azioni, collegamenti”. Di certo si tratta di casi riconducibili a modelli di comunicazione e diffusione della conoscenza che trovano il proprio luogo di elezione in ambito consumer. Lontano, qualcuno può dire, dalle dinamiche del B2B e del settore mice in genere. Ma proprio per questa ragione rivestono per chiunque operi in ambito marketing, un interessante piano di confronto. Si tratta, in fin dei conti, di un mondo dove per prime arrivano le tecnologie che stanno stravolgendo, in modo trasversale, ogni ambito di business. Fra queste, come suggerisce Cristina Mussinelli, Responsabile EDITECH e Consulente per l’Editoria digitale di AIE, la nuova release dell’EPUB rilasciata dall’International Digital Publishing Forum, di cui si è trattato ampiamente nel corso della seconda giornata del convegno. Si tratta di uno strumento dalle molteplici potenzialità, in grado di trasformare, attraverso l’interattività e la multimedialità, il prodotto-libro, ma anche qualsiasi dispositivo di fruizione di contenuti. Eppure in Italia il percorso è sicuramente ancora lungo, se si pensa che il prezzo dei device è in media superiore a quello degli altri Paesi: 199/299 contro una media inglese di 118/180. Che solo il 6% della popolazione dichiara di “conoscere bene” la lingua inglese (Fonte: Istat, indagine multiscopio 2009). Che l’IVA sui libri digitali è al 20%, contro il 4% di quelli cartacei. Che sono ancora pochi i lettori di eBook: 600.000 a fine 2010 (Fonte Nielsen, gennaio 2011). Il tutto a fronte di una diffusione eccezionalmente superiore alla media di smartphone, che affida  all’Italia una posizione leader nel Mondo, con una penetrazione del 32% contro una media statunitense del 18,2%. Mentre appare sconfortante il dato che riguarda la diffusione di Internet nelle case: 53% contro il 79% tedesco e il 77% dell’Inghilterra. Una panoramica dettagliata del mercato delle Applicazioni ha inoltre caratterizzato l’incontro, volto da un lato a soddisfare una domanda sempre più crescente a livello locale, ma anche a tracciare il profilo dei possibili sviluppi del mercato editoriale europeo nel confronto con i modelli  produttivi e distributivi americani. Una sfida in fieri dai risvolti ancora in procinto di accadere.

Categories: Primo Piano, Eventi-Mostre-Convegni

Citta: MILANO

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