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il team building entra in hotel

Published on: 23 aprile 2011
Astoria Park Hotel di Riva del Garda è stato protagonista di una convention dove lo spirito di appartenenza aziendale è stato sviluppato a suon di musica, con un concerto finale nella sala plenaria.
Spesso si vive di luoghi comuni. Nell’immaginario collettivo le attività di team building vengono ambientate quasi sempre all’aperto, tra ponti tibetani da superare e ostacoli da affrontare. Bene, non è sempre così e questo perché il fine ultimo, quello di rafforzare lo spirito di squadra, viene stimolato e rafforzato con strumenti che non hanno nulla a che vedere con le atmosfere da for- mat televisivo su isole caraibiche. In realtà anche location chiuse, come aziende, centri congressi e hotel, ben si prestano ad accogliere al loro interno momenti di aggregazione che contribuiscono anche ad accrescere il senso di appartenenza aziendale. E proprio un albergo, infatti, è stato il protagonista della convention organizzata lo scorso marzo dalla milanese pV agency per un’azienda del settore elettromedicale che puntava sull’aspetto motiva- zionale della propria forza vendita. "

Dal gruppo all’orchestra
Dal 26 al 27 marzo astoria park hotel di riva del garda ha ospitato l’evento che ha coinvolto 120 partecipanti. Il briefing fatto dal cliente all’agenzia chiedeva un’attività di team building coinvolgente da legare a un momento dalla forte valenza aggre- gativa, necessità sempre più sentita in tempi di riposizionamento dei mercati. Non solo: le richieste erano indirizzate a una destinazione del nord Italia dal forte impatto paesaggistico, per permettere ai delegati di prolungare il soggiorno anche dopo la fine lavori del sabato. E inoltre si cercava un albergo che disponesse di una Spa di livello per dare anche l’occasione di staccare la spina con trattamenti beauty e benessere. Ecco, dunque, motivata la scelta della location che, nella prima giornata, è stata vissuta... a ritmo di mu- sica. A gennaio, infatti, era stata individuata non solo la destinazione ma anche l’attività di team building optando per il mondo delle sette note. Come? Gli ospiti sono stati divisi in dieci gruppi da 12 perso- ne per dare vita al Team In Orchestra, una meto- dologia di team building proposta dalla milanese Musicactionxperience volta a sviluppare il senso di aggregazione, sinergico alla consapevolezza di far parte di un team vincente e, di conseguenza, di un’azienda vincente. Tramite una componente ludi- ca come la musica, ogni partecipante, anche senza competenze musicali, è portato a riflettere non solo sulla forza donata dal sentirsi parte integrante di un gruppo ma anche su quanto sia determinante il contributo di ciascuno per ottenere il risultato finale. Certo, la musica non è l’unica risorsa capace di “fare squadra” ma, senza dubbio possiede caratteristiche che la rendono particolarmente adatta allo scopo: appartiene al mondo privato di ciascuno; è, con- temporaneamente, creatività e talento, matematica e disciplina, improvvisazione e rispetto delle regole, comunicazione e tecnica; possiede codici condivisi, ruoli, responsabilità e diversità che concorrono per un unico progetto; rappresenta un’occasione per conoscersi in modo attivo e divertente.

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Musica sul Garda
I partecipanti sono stati così guidati in una dimen- sione in cui l’attività musicale non era che un’intensa metafora del collaborare: si è cominciato con attività propedeutiche utilizzando il corpo e la voce come primi strumenti per poi passare alla distribuzione dell’hardware: gli strumenti musicali. Il risultato? Con un effetto di assoluta sorpresa, gli ospiti, utilizzando due sale per le prove, hanno vissuto la sfida di co- struire uno spettacolo musicale, rappresentazione dello spirito di conquista attraverso un risultato di squadra. E la scena finale, vissuta nella sala plena- ria dell’Astoria, ha così visto un vero concerto con i suoni di strumenti della tradizione afro-brasiliana come surdo, tamborim, agogo e ganzà. Ecco, dun- que, come anche un centro congressi di un albergo sia diventato il set di un team building insolito e fuori dagli schemi, dove anche l’impatto visivo della bella sala principale ha concorso al risultato di una performance importante, “premiata” poi da una raffinata cena di gala, sempre in albergo. Il quattro stelle rivano, infatti, dispone di un centro congressi dal design raffinato, dove acciaio, rame e cristallo concorrono a creare l’atmosfera al contempo cal- da e hi-tech della sala segantini che, capace di accogliere sino a 300 persone, è divisibile in quat- tro sale a cui si sommano nove salette business e Sala Luciolli, indicata per cene di gala sino a 150 invitati. Ma la vera punta di diamante del quattro stelle, forte di 118 camere, è la Social Spa: oltre 500 metri quadrati con sette cabine per i trattamenti con i prodotti naturali del Garda Trentino, senza dimenticare piscina con idromassaggio e sauna. Il tutto a Riva del Garda, cittadina che, come nessun altra, sposa il fascino del Benaco con il richiamo delle montagne trentine.

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Categories: Primo Piano

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