Quando la letteratura è evento

A Venezia l’arte non solo è di casa, ma è anche celebrata da appuntamenti di eco mondiale che la rendono un contemporaneo crocevia di scambi culturali e stimoli per la mente e lo spirito senza confini e senza limiti. La Serenissima, anche nel secondo millennio, non tradisce dunque la sua anima da sempre aperta al mondo, confermandosi cosmopolita non per moda ma per natura. Lo scorso maggio la letteratura è stata la grande protagonista di una kermesse che, giunta alla sua terza edizione, celebra la parola scritta come strumento di riflessione e apertura al mondo.

Incroci nella Serenissima
Dal 19 al 22 maggio si è svolto “Incroci di Civiltà, incontri internazionali di letteratura a Venezia”, progetto promosso da Comune di Venezia, Assessorato alle Attività e Produzioni Culturali e Università Ca’ Foscari. Per il terzo anno consecutivo la città è stata protagonista del pensiero, grazie al supporto corale di partner, sponsor e collaboratori: a questa edizione, infatti, hanno partecipato 22 scrittori che, provenienti da 15 Paesi, hanno messo a confronto culture, scritture e geografie disegnando una mappa affascinante di incroci di civiltà ed esperienze." "L’evento, che vede già alcuni nomi confermati per il futuro, è strutturato in modo tale da essere estremamente aperto al pubblico: gli incontri con gli autori sono conversazioni condotte da studiosi e giornalisti delle principali testate nazionali, precedute da reading
degli scrittori di alcune pagine delle proprie opere. Ma vediamo più da vicino come si è svolta la kermesse con l’aiuto di Nexa, agenzia veneziana attiva dal 1990 nell’organizzazione di eventi di eccellenza legati al settore cultura, che ha curato, come nelle precedenti edizioni, le quattro giornate a trecentosessanta gradi, con servizi che hanno spaziato dalla segreteria organizzativa e coordinamento tecnico all’organizzazione
dei viaggi, dei trasferimenti e dell’ospitalità di autori e giornalisti, dall’individuazione e gestione di tutti i fornitori al servizio di interpretariato, senza dimenticare l’allestimento delle location e la gestione amministrativa e finanziaria della manifestazione." "Organizzare la cultura
Nel dicembre del 2009 sono state individuate le date, per poi passare, a inizio 2010, all’avvio delle relazioni esterne con la definizione degli aspetti organizzativi, alle prenotazioni di viaggi e hotel per gli scrittori, i giornalisti e gli ospiti e, un mese prima dell’evento, ai sopralluoghi nelle location e alla verifica dei set up e degli allestimenti. Una pianificazione meticolosa per un appuntamento decisamente complesso. E per più ragioni: dal coinvolgimento di tanti attori (promotori, organizzatori, sponsor, fornitori) alla morfologia della città, che rende complessi i trasferimenti, anche alla luce delle tante e dislocate sedi coinvolte. E, come in ogni evento che si rispetti, non è mancato l’imprevisto. Nel corso della cerimonia di inaugurazione, infatti, si sono presentati dei problemi tecnici all’impianto audio di una delle principali location che hanno reso impraticabile la traduzione simultanea in tre lingue: inglese, francese e russo. La soluzione è stata trovata in tempi brevi, sostituendo in corso d’opera l’impianto esistente con uno nuovo. Se, dunque, anche la cultura deve fare i conti con la tecnologia e con le logiche di pianificazione, è altrettanto vero che il risultato dell’organizzazione consiste nel mettere in moto il circolo del sapere. E questo appaga di tutti gli sforzi." "Autori dal mondo
Vikram Seth, Ludmilla Ulitskaya, Jeanette Winterson, Tiziano Scarpa e Ko Un sono stati alcuni dei protagonisti del fitto programma di Incroci di Civiltà, che è stato inaugurato all’Auditorium Santa Margherita giovedì 20 maggio alle 9.00 prima con i saluti di Giorgio Orsoni, sindaco della città, e di Carlo Carraro, rettore dell’Università, poi con il conferimento
del Premio Bauer-Ca’ Foscari a Ludmilla Ulitskaya, la scrittrice più acclamata della letteratura russa contemporanea. E, a dimostrazione di come la manifestazione sia sinonimo di apertura sul mondo, ecco che Anthony Phelps ha raccontato il dramma di Haiti, mentre il pluralismo e la ricchezza linguistica e culturale del subcontinente indiano sono stati testimoniati da Tishani Doshi e Alka Saraogi a confronto con Antonio Franchini, autore del romanzoreportage sull’India recentemente pubblicato da Marsilio. E poi, spazio, tra i tanti, a Vikram Seth, una delle voci più importanti della letteratura indiana e autore del best seller “Il ragazzo giusto”; a Hoda Barakat, libanese che pone al centro della sua creazione
il Libano e l’esperienza della guerra civile; a Marcello Fois, giallista e narratore della storia italiana; a Masahiko Shimada, uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di autori nipponici e, per chiudere il programma, a Jeanette Winterson, una delle più acclamate scrittrici contemporanee in lingua inglese." "Librerie e blog
Incroci di Civiltà, che ha coinvolto un pubblico di circa 2.000 persone, ha comportato anche eventi sociali. Il Rettorato dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha infatti ospitato e offerto il welcome cocktail dopo l’inaugurazione. I baroni Stephen & Joanita Green, invece, hanno offerto un dinner cocktail nella loro residenza privata, un magnifico palazzo affacciato su Canal Grande, mentre l’incantevole giardino dell’Hotel Bauer Palladio, sull’Isola della Giudecca, ha accolto la serata di gala. Dunque anche il glamour non è mancato in un evento che ha virtuosamente coinvolto le principali librerie della città, che, in qualità di partner, hanno messo a disposizione dei lettori le opere dei 22 protagonisti, e la rete: come
nella precedente edizione, infatti, gli spettatori hanno potuto rivolgere domande agli autori sul blog della manifestazione seguendo in streaming sul sito dedicato tutti gli appuntamenti ospitati dall’Auditorium Santa Margherita."