Ciascuna squadra ha ricevuto una “scheda crediti” spendibile per comprare consulenze (di recitazione, ripresa, regia cinematografica, sceneggiatura, scenografia, musica) da parte dei sei esperti presenti in villa e per affittare una postazione con schermo a retroproiezione che permetteva di utilizzare ambientazioni e scenari presi da internet. Ma non solo: c’era pure un centro stampa per la produzione delle locandine, una costumeria con centinaia di capi a disposizione, l’attrezzeria e i materiali di consumo - polistirolo, cartone, colori, stoffe – per produrre gli elementi scenografici necessari. Terminato il lavoro, ogni gruppo ha consegnato il girato ai montatori con un vero e proprio storyboard per il montaggio.
Alla cena di gala (allietata fra l’altro dall’intervento di Andrea Pellizzari delle Iene) sono stati visionati e votati gli spot, premiando le migliori performance. Il primo premio consisteva in un assegno di 1000 € da investire in un’azione solidale, che la squadra vincitrice ha deciso di offrire a una ONLUS a favore degli alluvionati della Sardegna. Tutto ha funzionato talmente bene che il team building, a detta di tutti, è diventato il cuore dell’evento: merito dell’entusiasmo dei partecipanti, della fiducia e della piena adesione dei vertici della società, ma anche della meticolosa e previdente affidabilità di Pro-Meet, l’agenzia milanese cui l’evento era stato affidato.