La sua storia più remota parla di un villaggio di pescatori di perle, quella più recente mostra una metropoli dove tecnologia e funzionalità sembrano nascondere la sabbia stessa del deserto su cui è stata costruita. L’inizio degli anni ’90 contraddistingue l’esplosione del turismo di lusso, tuttora una delle componenti più importanti dell’economia dell’emirato. A quasi 20 anni di distanza e a conferma di quanto Dubai e la sua architettura prevalentemente verticale siano ormai un must, tutti i più importanti gruppi alberghieri mondiali vi hanno aperto almeno una struttura e si moltiplicano le compagnie di navigazione che la inseriscono tra le destinazioni delle proprie crociere. Tra i motivi di fascino ve ne sono anche alcuni più banali, come la collocazione geografica sul crocevia di Europa, Asia e Africa, il mare e le spiagge di sabbia e la suggestione del paesaggio desertico.
"'Nuovi' progetti
Sebbene la parola nuovo rischi di risultare un po’ datata già dopo qualche mese quando si parla di Dubai, alcuni progetti sono davvero innovativi. Come la metropolitana, che da settembre collegherà 52 chilometri di territorio per 29 fermate: sullo stile di quella sollevata di Singapore, nel giro di due anni avrà due linee funzionanti con due interscambi. Oppure Burj Dubai, il grattacielo in fase di ultimazione che supererà gli 800 metri, situato proprio al centro della città. E poi il completamento di the Palm Trilogy e delle isole di The World, l’ingrandimento dell’area residenziale della marina e il compimento di diversi centri commerciali e aree finanziare in grado di attirare ulteriori multinazionali. Ma sono soprattutto i progetti legati al tempo libero a destare attenzione. Alla recente ATM (Arabian Travel Market) sono stati presentati Dubai Sport City, quasi 18 milioni di metri quadrati dedicati alla pratica di molteplici attività sportive, Motor City, tutto ciò che riguarda il mondo delle auto da corsa sia dal unto di vista business sia leisure, The Tiger Woods Dubai, immenso campo da golf disegnato dal fuoriclasse a immerso in villaggi di lusso, gli Universal Studios piuttosto che il mondo Dreamworks, il parco a tema della Marvel piuttosto che quello della Lego… Tutto ciò che si può soltanto immaginare o desiderare è probabile che sia Dubai già in via di pianificazione.
Jumeirah Group, emblema di Dubai
Perfettamente attrezzata per ospitare congressi ed eventi anche dai grandi numeri, la metropoli è la meta l’ideale per viaggi incentive di alto livello, una destinazione tuttora elitaria che difficilmente lascia indifferente chi la visita. Una delle zone più belle è quella costiera di Jumeirah, dove Jumeirah Group ha creato alcune delle strutture alberghiere più riuscite e intriganti: Burj Al Arab, Jumeirah Beach Hotel e Madinat Jumeirah – The Arabian Resort of Dubai. Il primo è a tutti gli effetti una delle icone, se non l’icona, di Dubai. Formalmente 5 stelle lusso, ma ufficiosamente primo sette stelle costruito al mondo, Burj Al Arab (torre degli arabi) si caratterizza per la particolare forma di vela. É situato su un’isola artificiale collegata alla spiaggia di Jumeirah da un ponte di 280 metri: con i suoi 321 metri di altezza, rappresenta il secondo albergo di sole suite più alto al mondo, superato solo dal Rose Tower (ovviamente situato sempre a Dubai). L’interior design, se possibile, è ancora più grandioso e sorprendente dell’esterior, con una hall con acquario verticale che è soltanto il preludio della favolosa vista verso l’alto dell’intero edificio. I planner possono contare sulla Falak Ballroom ispirata all’Ottocento viennese, in pieno contrasto con la modernità della struttura, su 5 boardroom con capacità fino a 40 persone e su numerosi spazi riservati nelle suite. Le stanze sono quanto di più tecnologico e lussuoso ci si possa aspettare: le 202 duplex suite vanno da un minimo di 170 a un massimo di 780 metri quadrati e possiedono tutto, ma proprio tutto, quello che un ospite possa desiderare. Una rilassante Spa al 18 piano, con piscina interna panoramica, 4 ristoranti interni e uno sulla spiaggia privata e il trendissimo Skyview Bar al 27 piano completano le facilities.
Conformazione particolare anche per il Jumeirah Beach Hotel, pluripremiato business resort a sembianza di un’onda gigante. I 26 piani del cinque stelle lusso con un interior sobrio e moderno ospitano 598 tra camere e suite, rigorosamente vista mare. Centro wellness, palestra, campi da tennis e squash, piscine e centro sport acquatici e diving consentono agli ospiti di mantenersi in forma. 22 tra ristoranti e prestigiosi bar come la terrazza 360° ne fanno una location molto ambita dagli organizzatori. Gli spazi meeting comprendono la Safinah Ballroom, 1.300 metri quadrati suddivisibili in 4 spazi e allestibile a seconda delle esigenze, il Meyana Auditorium per oltre 400 posti, 4 sale meeting fino a 150 posti e 3 boardroom. Ma sono gli spazi esterni a farla da padrone, con possibilità di cene di gala, eventi e riunioni nel rigoglioso giardino, all’esterno dell’area conference o sulla spiaggia. Vero omaggio al mondo arabo è il Madinat Jumeirah – The Arabian Resort of Dubai, complesso che comprende 2 boutique hotel 5 stelle lusso di grandi dimensioni, oltre 30 ville private, una prestigiosa Spa, un souk con decine di negozi e ristoranti e numerosi spazi per meeting ed eventi: Madinat Confernce Hall, Madinat Arena, Majlis Al Min, Fort Island, Madinat Theatre e Souk Amphiteatre.
E sebbene i numeri possano spaventare, il tutto è armoniosamente immerso tra giardini, spiaggia e corsi d’acqua percorribili con silenziosi taxi d’acqua (abras). I due boutique hotel, Mina A’Salam e Al Qsar Hotel, svelano un sobrio lusso arabo: possiedono 292 camere e suite ciascuno e propri spazi sia per riunioni sia per il tempo libero.
Altre 283 sono distribuite tra le 29 summer house, distribuite lungo la proprietà e con vista mare. 44 bar e ristoranti, la Talise Spa le piscine e spiaggia privata completano le facilities.
Le aree per meeting ed eventi sono diversificate per collocazione e ambientazione: dalle boardroom alle sale congressi, dalla Madinat Arena alle diverse ballroom, dal tradizionale teatro all’anfiteatro all’aperto. L’albergo e i due resort possono offrire ai propri clienti i brividi e il divertimento del parco acquatico Wild Wadi.
Alla scoperta di Atlantide
Assolutamente monumentale, Atlantis The Palm è un resort da 1.539 camere a tema oceanico, situato all’estremità di Palm Jumeirah, l’isola artificiale a forma di palma costruita poco distante dall’area di Jumeirah e, considerate le dimensioni, recentemente dotata di monorotaia. Il complesso si estende per oltre 46 ettari, inclusi 17 adibiti a parchi acquatici, e comprende parchi divertimento con attrazioni marine, aree Spa e fitness, un’ampia scelta di ristoranti, un complesso multisala, negozi e lussuose boutique. Plus del resort, The Lost Chambers, il labirinto di sale sotterranee e tunnel situato sotto l’Ambassador Lagoon: un’avventura marina senza eguali tra 2.500 specie che popolano mari e oceani. A disposizione degli organizzatori c’è un centro congressi di 5.600 metri quadrati, suddiviso in diversi spazi per meeting e convention. Oltre alla lussuosa Atlantis Ballroom, 2.100 metri quadrati, l’Atlantis Conference Centre si articola in un’ala per il grande pubblico e una, più riservata e con ingresso indipendente, pensata per gruppi più ristretti. Naturalmente, è possibile organizzare grandi eventi anche all’aperto, tra giardini lussureggianti o presso la spiaggia del parco Aquaventure.