La tradizionale ricerca di MPI International riporta l’ottimismo degli addetti ai lavori, che finalmente, dopo anni bui, si attendono grossi aumenti nei budget e, di conseguenza, nel numero degli eventi.
La storia insegna che i momenti di più grande crisi hanno coinciso con quelli di massimo sconforto, a testimoniare, come le più recenti ricerche di economia cognitiva dimostrano, che la disposizione d’animo e le convinzioni incidano maggiormente rispetto ai soli numeri. La ricerca predittiva
Future Watch, la più autorevole del settore mice, realizzata ogni anno da
MPI International, per quest’anno prevede una ripresa netta dell’industria degli eventi, con t
assi di crescita che impongono l’ottimismo anche ai più pessimisti.
La ricerca è stata compiuta su un campione di 459 manager corporate o associativi provenienti da
Stati Uniti (76%),
Canada ed Europa (11% a testa) e in piccola parte – per la prima volta in quest’indagine – anche da
America centrale (0,7%), Africa e Asia (0,5% a testa) e Australia (0,25%), per un
totale di 20 nazioni.
Di tutti i dati riportiamo qui i più significativi.
Il 58% degli intervistati afferma che il numero degli eventi quest'anno aumenterà, a fronte di un 37% che li reputa costanti e solo di un 5% che li prevede in diminuzione. Il tasso di crescita del numero di meeting pianificati dalle aziende si assesta su un positivo 8%.
Da rilevare inoltre la sempre maggiore attenzione al
ROI che, per il 25% dei partecipanti all'inchiesta, è la prima o la seconda nelle priorità, e al
Csr (Corporate Social Responsability), per il quale il 26% degli intervistati afferma di stare sviluppando policy specifiche.
Chiudiamo con una rilevazione scontata per i più, ma comunque significativa: l’unanimità degli intervistati si dice ormai convinta che la
tecnologia non costituisca più una “minaccia” allo sviluppo dell’industria e nessuno più pensa che le videoconferenze possano soppiantare gli eventi reali, ma anzi siano per quasti ultimi
una risorsa.
Convinciamoci dunque: il settore è in netta crescita. Investiamo di più, crediamoci.