Comfort sul lago
Published on: 23 aprile 2011
Lo scorso maggio a Lazise è stato inaugurato il quattro stelle Hotel Corte Valier. Affacciato direttamente sul Lago di Garda, è stato progettato all’insegna di una perfetta sintesi tra materiali innovativi e tradizionali.
La posizione colpisce subito. L’Hotel Corte Valier, infatti, è il primo hotel quattro stelle di Lazise, pittoresco borgo immerso tra ulivi e agrumi, a essere affacciato direttamente sullo specchio verde del Benaco. La struttura è contraddistinta da volumi leggeri che non si impongono sul delicato contesto ambientale ma, anzi, dialogano con esso garantendo una vera sensazione di relax, a diretto contatto con la natura. La location è poi ideale sia per eventi di medie dimensioni, grazie a due sale di 150 metri quadrati ciascuna capaci di accogliere sino a 190 persone, sia per incentive che possono valersi di servizi interni, mice come la Spa di 450 metri quadrati e il beauty center, sia di itinerari alla scoperta del territorio del Garda. A disposizione dei planner, poi, 84 camere, incluse sei suite e altrettante junior suite, un ristorante panoramico, bar, piscina interna ed esterna, area fitness e un parcheggio sotterraneo da 100 posti.
"Visto da vicino
Per conoscere gli step progettuali e fattivi che hanno portato alla nascita di Corte Valier ci siamo rivolti all’architetto Stefano Feriotti che ne ha curato il progetto.
Quali sono stati i criteri adottati per la realizzazione dell’hotel?
Il progetto iniziale, elaborato dal professor Alberto Grimoldi, docente del Politecnico di Milano, intendeva inserire il volume della struttura senza porsi in contrasto con il complesso della Villa Pergolana e il suo parco monumentale. Le scelte iniziali di posizionare l’edificio sul margine più a est della proprietà per dissimularne l’altezza sulla balza alberata situata a margine della strada regionale, la chiusura verso l’edilizia di scarso pregio posto sul confine sud e l’apertura alla visione del parco a nord hanno ottenuto come risultato finale una superficie libera da destinare a parco, sul margine ovest, proprio lungo lo specchio costituito dal lago. Ecco, allora, che la nostra rielaborazione del progetto ha tenuto conto di tali elementi, considerandoli i punti fermi dai quali iniziare. La revisione è dunque consistita principalmente in una rimodulazione delle stanze e degli spazi accessori e l’individuazione dell’area piscina coperta con i relativi servizi. La struttura è stata dotata, inoltre, di un parcheggio interrato per tutti gli ospiti e per i fruitori esterni dei servizi congressuali. Non va poi dimenticato che, in strutture di questo tipo, ampi spazi sono da adibire a unità tecniche come, per esempio, le centrali termiche, di climatizzazione e di trattamento delle acque: ci siamo così impegnati per una loro collocazione ottimale che consente non solo una corretta gestione dei percorsi dei fluidi impiegati, ma anche risparmi gestionali importanti."
"Qual è stata la fase più delicata di elaborazione del progetto iniziale?
Direi che le fasi delicate in lavori di queste dimensioni sono molteplici: derivano essenzialmente dalle richieste dei committenti tese a ottenere gli obiettivi più soddisfacenti per gli aspetti gestionali e dalla necessità di coniugarli con gli aspetti funzionali, architettonici, normativi e impiantistici vincolanti. In senso più compiuto, l’elaborazione e il ristudio di un progetto già deliberato, inserendo al suo interno tutta una serie di spazi richiesti, cercando di non variare sensibilmente l’impostazione generale e il concept progettuale iniziale, è stato indubbiamente un passo delicato. Non solo: aggiungerei che l’inserimento dell’impiantistica, oggi indispensabile in strutture di questo livello, è stato un altro punto sensibile dello sviluppo progettuale. Fortunatamente l’esperienza maturata in altre esecuzioni simili ci ha consentito di ottenere un buon risultato."
"Che ruolo ha giocato l’attenzione all’aspetto green?
Il progetto è stato impostato su criteri di contenimento energetico di buon livello in rapporto ai vincoli imposti dalle precedenti scelte progettuali. Si è puntato su materiali naturali per l’edificio in senso generale (laterizio a vista, isolanti a base di fibra di legno, serramenti in legno) in parte riciclabili, come le strutture metalliche, le coperture in legno e il manto di copertura in Rheinzink. Per gli interni, tutte le partizioni sono state realizzate con cartongesso e isolazioni termiche e acustiche ad alte prestazioni. Per quanto riguarda, invece, il sistema di riscaldamento e raffrescamento delle stanze si è optato per pompe di calore, mentre per quello degli ambienti comuni sul riscaldamento a pavimento a bassa temperatura. Sul fronte, poi, del comfort acustico, va specificato come sia stato uno degli elementi considerati già in fase generale di stesura del progetto, in cui si è cercato di integrare impiantistica, interior design e comfort termico e acustico per i clienti. In aggiunta, si è costituito un sistema di scambiatori con vasche ad accumulo per il raffrescamento e il conseguente recupero delle variazioni termiche dei fluidi impiegati sia per l’uso sanitario sia per il riscaldamento dell’acqua delle piscine. Il sistema generale d’illuminazione è basato quasi totalmente su fonti a risparmio energetico (fluorescenza e led per stanze e corridoi, sale comuni e ambienti relax) con piccole integrazioni alogene a controllo dimmerabile per alcune zone particolari. Merita un accenno particolare la zona bar dove sono stati utilizzati led con variazione di colore per ottenere ambientazioni suggestive.
Sul fronte dell’interior design, quali sono state le scelte?
Le scelte di interior design sono state indirizzate a sviluppare un progetto che fosse accogliente, con soluzioni dotate di vita sufficientemente lunga e non solo ispirate a mode o tendenze del momento. Ecco, quindi l’utilizzo di materiali classici come il legno declinato nel ciliegio sia per le pavimentazioni sia per i serramenti interni, brani di boiserie e banconi di reception. Per le pavimentazioni della hall sono stati impiegati chocolate brown (un granito brasiliano con finitura spazzolata) e giallo d’Istria, sempre in finitura lappata, lo stesso materiale impiegato per rivestire gli ascensori e, con finitura a idrogetto, il bancone del bar. Per le zone wellness abbiamo utilizzato gres porcellanato per le pavimentazioni e i rivestimenti, mentre il bagno turco è stato rivestito con il medesimo materiale impiegato nella hall. In generale, i materiali impiegati sono stati pochi (legno, marmi e graniti), sempre declinati negli stessi toni di colori per dare un senso di unitarietà all’intero progetto e, nel contempo, garantire la caratterizzazione degli ambienti attraverso l’uso di formati personalizzati."
"In merito al centro congressi, com’è stata razionalizzata la planimetria delle sale?
La sala riunioni è un elemento integrato alla struttura originaria in sede di revisione del progetto. La sua forma e la sua localizzazione hanno tenuto conto sia della necessità di avere un facile accesso, indipendentemente dal funzionamento della struttura, sia del bisogno di essere ben integrata con le altre funzioni di hospitality come il ristorante e gli spazi esterni. Poiché la sala principale non è divisibile, si è prevista una pedana rimuovibile così da rendere l’area utilizzabile anche per eventi al di fuori dell’uso congressuale puro e legati all’hotel. La sala modulabile ai piani inferiori è invece il risultato di un lavoro di ottimizzazione degli spazi che ha permesso di ricavare piccole sale di supporto e integrazione all’attività della sala principale. Da sottolineare come l’impostazione generale sia stata quella di adottare elementi di arredo intercambiabili tra i vari spazi per consentire un’integrazione totale e, quindi, la loro ottimizzazione.
Come sono stati impostati l’illuminazione e gli arredi degli spazi congressuali?
La zona congressi principale ha visto l’utilizzo di fonti luminose a fluorescenza e a led dimmerabili poste sotto controllo elettronico per ottenere differenti scenari e ambientazioni. La sala principale vede un’illuminazione realizzata con un’ampia vela perimetrale a led, una fascia di illuminazione centrale alogena per sottolineare visivamente il percorso che porta alla zona relatori e un sistema ortogonale a tale percorso costituito da fluorescenze a incasso, il tutto per enfatizzare l’assoluta pulizia e semplicità delle forme adottate. I colori tenui sono interrotti dal tavolo relatori e dalle sedute arancio, a sottolineare l’importanza dei partecipanti ai convegni rispetto al contenitore."
Categories: Primo Piano