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La ribalta di Riccione

Published on: 23 aprile 2011
Il nuovo Palazzo dei Congressi di Riccione, inaugurato a maggio, si presenta come una realtà avveniristica. Esterni in vetro, sistema di illuminazione senza tralicci e rispettoso dell’ambiente e sedute a completa scomparsa sono gli elementi distintivi della venue.
Lo scorso 24 maggio è stato inaugurato il nuovo e tanto atteso Palazzo dei Congressi di Riccione, venue che si candida a diventare un vero centro nevralgico per la destinazione romagnola, non solo per congressisti e turisti, ma anche per i cittadini. Progettata per ospitare grandi eventi e convention aziendali, la location accoglierà anche mostre, concerti e installazioni, senza dimenticare l’appeal dato dalla multisala cinematografica interna, composta da sei sale, e dalla galleria per lo shopping che si apre direttamente sul celebre viale Ceccarini. La struttura, per la quale sono stati investiti circa cinquantasei milioni di euro (Comune di Riccione, Provincia di Rimini, Camera di Commercio di Rimini, Cassa di Risparmio di Rimini, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Riccione Congressi, Confcommercio, Associazione Industriali e T-Consulting gli investitori) può a ben diritto essere definita come il risultato di un impegno corale dai grandi numeri: 31 le imprese che hanno collaborato al progetto, 135 gli operai che hanno mediamente contribuito alla realizzazione e 45 tra ingegneri e architetti titolari. Sei anni di lavori sono stati necessari (la prima pietra venne posta infatti il 23 novembre 2002) per dotare la città, ma sarebbe meglio parlare dell’Italia, di un centro congressi che, secondo una stima molto prudenziale dei flussi annuali, dovrebbe generare 500.000 visitatori tra parcheggi interrati e area commerciale al piano terra, 250.000 visitatori per la multisala e altrettanti utilizzatori dell’area congressuale, tra convegni, meeting ed esposizioni. "Bellezza eco-sostenibile
Il nuovo edificio, dalla forma avveniristica con la facciata interamente ricoperta di vetro, si presenta come una struttura dal forte potere evocativo, dove emergono principi ispiratori quali innovazione e design. Ma si distingue anche per un innovativo progetto di illuminazione che coniuga l’attenzione per il senso estetico con quella per il risparmio e i bassi costi di gestione. «Per un’opera della grandezza del Palariccione, e per la sua conseguente struttura di illuminazione, era necessario trovare una soluzione duratura e che abbassasse le spese e i costi di manutenzione» precisa Giorgio Montanari, presidente della società Palariccione. «Utilizzando le tecnologie oggi a disposizione nel campo, abbiamo voluto trovare la formula che ci consentisse di avere un grande impatto spettacolare a costi contenuti e sostenibili». Il progetto, affidato allo Studio Anselmi Gandolfi Passerella e all’architetto Gianni Ronchetti, uno dei lighting designer più riconosciuti del Paese, ha previsto nuovi sistemi di illuminazione in led che, usati integralmente insieme alle lampade fluorescenti, garantiscono effetti luminosi di maggiore qualità e a costi notevolmente ridotti anche alla… luce della durata di 70.000 ore, contro le 2.000 delle normali lampade alogene. Il tutto, poi, senza posare pali e tralicci, così da adattare la struttura al territorio. «Di solito – sostiene l’architetto Ronchetti – nel campo dell’illuminazione si studia la posizione dei faretti. Noi, invece, abbiamo optato per uno studio della luce e non sul posizionamento dei riflettori, così da garantire un effetto discreto ma al tempo stesso di grande impatto visivo». Risultato? Esaltazione della luce come elemento di richiamo dei sensi, in grado di valorizzare al massimo le linee di una struttura, gli edifici e le vie più importanti di una città.
" "Spazi e colori
Prima di affrontare le scelte estetiche messe in atto all’interno dell’edificio, vale sicuramente la pena illustrare gli spazi di cui potranno usufruire gli organizzatori di eventi. Cinque sono le sale congressuali modulabili, dedicate alle donne della signoria dei Malatesta, a disposizione dei planner. Il primo livello del complesso è dedicato al foyer, grande sala di accoglienza del pubblico dotata di Internet Point, reception, bar e punti informativi. Al terzo livello (che può diventare un’unica area di 1.800 metri quadrati senza sedie, ideale per grandi esposizioni e allestimenti di catering) si trova la sala Concordia che, suddivisibile in sale più piccole, può accogliere sino a 1.400 delegati. Al quarto livello si incontrano, poi, Polissena, Ginevra, Violante e Costanza, sale più piccole, anch’esse modulabili, mentre l’ultimo piano è la sede di Riccione City Eye, avveniristico ristorante, dalle cui ampie vetrate si gode una spettacolare vista sul mare. Ma, come dicevamo, il concept degli arredi interni amplifica l’indole avanguardista del palazzo. Il colore dell’atrio, bianco, esalta così la complessità architettonica della struttura e rende l’idea delle movenze marine, grazie alla concezione della mobilità degli arredi. Trasformabilità, neutralità spaziale e cromatica e variabilità elettronica del colore sono poi le valenze che contraddistinguono le sale interne. Sala Concordia, per esempio, può veramente trasformarsi nell’arco di pochi minuti grazie a Hide System, l’innovativo brevetto di Poltrona Frau. Le poltrone, di colore rosso carminis, scompaiono infatti direttamente nel pavimento in cinque minuti, adattando così la sala alle diverse necessità: da convegni a sfilate di moda, da mostre a installazioni. La modularità di Concordia è garantita da pannelli di stoffa di colore grigio intenso, mentre un programma elettronico introdotto all’interno dell’impianto di illuminazione permette la personalizzazione del colore delle pareti, consentendo agli allestitori di scegliere la cromia che contraddistingue la propria azienda o il logo. Omogeneità di caratterizzazione anche per le sale più piccole del quarto piano, in grado di accogliere da 45 a 680 persone e anch’esse dotate complessivamente di 1.000 poltrone Frau del modello “movie” di color arancio. Anche qui, come nella sala grande, le pareti fisse sono state realizzate in materiale fonoassorbente e la mobilità delle pareti è resa possibile da pannelli ricoperti sempre di grigio.
" "Riccione al centro
Con l’apertura della venue, che fa già registrare il full booking per tutto il 2008, Riccione si conferma una vera cittadella congressuale. Il Palazzo dei Congressi, infatti, è uno dei pochi in Europa a essere veramente a walking distance: tutto si trova in soli tre chilometri quadrati. Non sono così necessari autobus, navette e taxi per raggiungere i 420 alberghi, inclusi 57 eco-hotel, per un totale di 15.000 camere, i 1.000 negozi, le 12 discoteche e i 406 tra ristoranti, locali, bar e pub. Non stupiscono, allora, le parole pronunciate da Montanari in occasione dell’inaugurazione: «È un giorno indimenticabile per la città di Riccione. Da oggi parte una nuova stagione per il turismo della nostra cittadina. Questo progetto, sul quale Comune, istituzioni e privati hanno creduto sin dall’inizio e che non ha mancato di suscitare le normali controversie che una tale opera inevitabilmente porta con sé, inaugura una nuova Riccione: quella dei grandi eventi, dei congressi aziendali, situati in pieno centro. Il nuovo Palazzo dei Congressi, mi piace ribadirlo, migliorerà non solo l’offerta della città, ma di tutta la destinazione Italia nel panorama internazionale dei grandi eventi».
" I fornitori "

Progettazione prof. arch. Alessandro Anselmi Studio Passarelli - ing. arch. Lucio, Tullio, Maria Passarelli, Tullio Leonori arch. Carlo e Piero Gandolfi
Light designer Gianni Ronchetti
Arredi interni General contract Poltrona Frau
Palco della Sala Grande disegno di Carlo Gandolfi
Realizzazione Poltrona Frau
Foyer arredo disegnato da Alessandro Anselmi

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Categories: Primo Piano

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